In montagna Klébert Silvestre, apicoltore

Nativo di vallée des Bellevilleklébert Silvestre ha iniziato come pastore di mucche e capre e ora è "pastore di api" a Les Belleville. Si impegna a proteggere queste preziose bottinatrici partecipando attivamente al lavoro svolto dal Conservatoire de l'abeille noire de la vallée des Encombres.

L'apicoltura è una passione. I miei nonni avevano già le api nere. Lavorare con le api locali e preservare l'ape nera ha senso, perché è l'ape originaria della Francia e in particolare della Savoia con il nostro ecotipo locale Apis mellifera mellifera.

È un'ape adattata alla nostra regione, resistente e parsimoniosa. È anche un'ape a lungo termine, poiché è una delle uniche che oggi sarebbe in grado di sopravvivere senza l'uomo. Questo è uno dei motivi per cui vogliamo preservarla.

Oggi produco miele e mi sto impegnando per preservare la razza attraverso la riproduzione, la divisione e la sciamatura, ad esempio.

Perché preservare l'ape nera? Perché oggi è in pericolo. Con l'apicoltura di oggi, con la perdita di molti alveari, gli apicoltori, soprattutto in pianura, acquistano nuove regine dall'estero. Così finiamo per perdere la specificità delle nostre api locali, fecondandole in natura.

In Savoia, dal 1997, abbiamo un'associazione chiamata CETA (Centre d'études de techniques apicoles) per preservare l'ape nera. Offriamo corsi di formazione per apicoltori e per il pubblico in generale. Facciamo anche parte della FEDCAN, la Federazione europea dei conservatori di api nere. Abbiamo anche una partnership con la Svizzera, che ha un'ape nera locale.

Sono entrato a far parte di Esprit parc national perché conoscevo bene il Parc national de la Vanoise. Sono anche un funzionario eletto del Comune di Belleville e lavoriamo con le squadre del Parco nazionale. Ho lavorato sulle zone umide, sul cardo blu e così via. Il Parco Nazionale mi accompagna da quando sono nato nel 1963. È sempre stato qualcosa che ho apprezzato e penso che sia fantastico lavorare insieme. È stato un passo logico avere il marchio per la mia attività.

Lavorare con l'ape nera significa anche promuovere pratiche sostenibili. È un'ape che richiede meno cure. È un'ape sostenibile che può essere utilizzata per un'apicoltura un po' più "sedentaria" e meno "intensiva". È veramente adattata al suo biotopo montano. È in grado di sopravvivere per più di 4-5 mesi sotto la neve in inverno. È resistente al freddo e sverna in piccole popolazioni, quindi ha bisogno di meno provviste.

Per il futuro dell'ape nera, spero che gli apicoltori locali e nazionali tengano maggiormente conto di quanto siamo fortunati ad avere l'ape nera e che possiamo lavorare insieme per preservarla in modo più efficace.