Il Parco nazionale delle Foreste è un territorio a dir poco sorprendente. Le sue foreste, vecchie di secoli, ospitano tesori di biodiversità e altrettanti misteri di pietre e verde. Un mondo incantato si apre agli occhi di tutti gli escursionisti che sapranno muoversi con gli occhi ben aperti.
Enormi foreste punteggiate di stretti sentieri che scendono fino a combe nascoste dove sussurrano i ruscelli. Villaggi preservati che riflettono secoli di attività umana a contatto con la foresta: la quiete e il lavoro monastico, il rumore della lavorazione del ferro... Qui la foresta è piena di storie e leggende.
Il Parco nazionale delle Foreste, terra del faggio, conta in media oltre quindici specie arboree per ettaro. Gli escursionisti saranno a loro volta sorpresi dai paesaggi avvolti dalla nebbia nelle valli discrete e scoscese e dalla luce brillante al di sopra dell’incredibile volta della foresta.
Una fauna fiabesca
Se il Parco nazionale delle Foreste è innanzitutto il regno dei grandi ungulati quali cervi, caprioli o cinghiali, ma vi si è insediata anche una fauna più discreta e caratteristica. Il gatto della foresta trova qui abbastanza spazio per stabilire il suo territorio e cacciare in tutta tranquillità. Ancora più inafferrabile, qui vive in pace una fauna di invertebrati, tra cui insetti rari e farfalle in via di estinzione, come la pericallia o la scarsa fritillaria.
Svelare il mistero delle Gole della Vingeanne
Il suo nome è dovuto alla scomparsa di Giovanna, moglie di un signore ai tempi delle Crociate, o è un derivato della parola Vindogena, che significa fiume bianco? È ancora un mistero. In questa vallata selvaggia, il fiume scende a cascata tra due strette pareti calcaree e forma l'unico canyon della Champagne. I pendii di queste gole sono abitati da specie vegetali meridionali e montane, alcune delle quali, come il giglio martagone, sono così rare da essere protette a livello regionale.
Tornare indietro nel tempo sul monte Lassois
Il monte Lassois è testimone di un'epoca passata. Fu qui che venne scoperto il famoso e imponente vaso di Vix, che aveva accompagnato una principessa dell'età del ferro alla sua tomba. È anche un ottimo luogo in cui fare escursioni per tutta la famiglia con una vista davvero mozzafiato. A pochi chilometri e secoli di distanza, a Faverolles, un ricco Lingone fece costruire un maestoso mausoleo. Addentratevi nella foresta alla sua ricerca, e viaggiate indietro nel tempo fino ai primi imperatori romani!
Scoprite le ricchezze della foresta vicino agli stagni di Marots
A Villiers-le-Duc, in fondo a una valle boscosa punteggiata di stagni creati dai monaci nel Medioevo, vi attendono due itinerari. Attraverso il sentiero della Val des Choues o il sentiero del canto degli uccelli, potrete ammirare una fauna e una flora uniche che si trovano solo in montagna o nel nord Europa. Resterete incantati da un vero e proprio paradiso per i naturalisti all'ombra di alti faggi e querce, a volte più che centenari.
Nel Parco nazionale delle Foreste
Vue
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