Parco nazionale delle Cevenne: paesaggi millenari modellati dall'uomo
I paesaggi delle Cevenne recano l'impronta millenaria delle attività umane. Il loro fascino, spesso tinto di mistero, si basa su un sottile equilibrio tra natura e cultura. I megaliti e le svariate vestigia punteggiano questo territorio dove le abitazioni in pietra a secco e le coltivazioni terrazzate testimoniano una vera osmosi tra l'uomo e l’ambiente circostante.
Il territorio del Parco nazionale delle Cevenne è costellato di edifici e strutture per scopi agricoli, pastorali, artigianali o religiosi. I suoi paesaggi sono il prodotto di millenni di pastorizia e transumanza, ma non solo. Poiché le influenze qui sono così numerose, le radici culturali così antiche che sarebbe difficile dissotterrarle tutte a colpo d'occhio. Come non parlare dei resti megalitici, dei grandi assi gallo-romani che attraversavano il paese, dei mulini e delle filande da seta del XIX secolo o del frutteto di castagni realizzato nel Medioevo? Tanti segni di un'attività umana la cui ricchezza ha plasmato i paesaggi delle Cevenne.
Un terreno di trasmissione delle competenze
Alcune tecniche agricole e artigianali sono oggi scomparse, ma molte competenze sono ancora vive e in uso: la transumanza, la produzione del formaggio pelardon, l’arte della pietra a secco e della losa, la coltivazione del castagno... Gli agricoltori, gli apicoltori, gli allevatori, le guide e gli albergatori delle Cevenne conservano la bellezza del territorio e le sue ricchezze. Vi aspettano per condividere l’attaccamento alla loro terra, le loro competenze e le loro capacità uniche.
Fare una sosta al casale dell’Espinas
Il casale dell'Espinas, sul sentiero dei crinali, un tempo era una sosta molto apprezzata dai transumanti. La vista sulle Cevenne è splendida: si possono scorgere persino la pianura alesiana e la cima di Saint-Loup. Più di vent'anni fa, i suoi abitanti hanno deciso di farne un luogo di attività e di accoglienza. È anche una mecca della pietra a secco, una tecnica antica e resistente che viene ancora oggi praticata perché risponde alle sfide ambientali ed economiche moderne.
Tornando indietro nel tempo sulla cham des Bondons
Il megalitismo è uno dei fenomeni più misteriosi del tardo Neolitico. 5.000 anni fa, gruppi di esseri umani si sono insediati e hanno lasciato la loro impronta sul paesaggio dello Cham des Bondons erigendo imponenti monumenti di pietra. Con quasi 200 pietre conosciute ad oggi, questo sito è una delle più grandi concentrazioni di menhir in Francia. Un sentiero di 5 chilometri rivela alcuni di questi megaliti e offre un magnifico panorama sulle Causses.
Ammirate i paesaggi terrazzati della valle dell'Hérault
Lo sviluppo dei pendii terrazzati è la risposta che i contadini delle Cevenne hanno trovato per valorizzare la terra e garantirsi la sussistenza. Qui si chiamano bancels o faïsses. Consentono di ottenere spazio pianeggiante e coltivabile sui pendii. Oggi vi si pratica un'agricoltura ad alto valore aggiunto, come la coltivazione delle cipolle dolci. Queste terrazze modellano il paesaggio della valle dell'Hérault e conferiscono ai pendii delle montagne una personalità senza eguali.
Nel Parco Nazionale delle Cévennes
Vue
Parco Nazionale delle Cévennes
Escursionismo
Doulouvy par-delà les temps
Le Sagnet
Francia
Parco Nazionale delle Cévennes
Giardini
Jardin paysage de la ferme de Solpérières
Solpérières
48400 Vébron
Francia
Parco Nazionale delle Cévennes
Escursionismo
Des paysages et des hommes
9, place du Pont
48190 Bagnols-les-Bains
Francia
Parco Nazionale delle Cévennes
Passeggiate a cavallo
Les chevaux du Vigos
Le Vigos
48320 ISPAGNAC
Francia

Le Sagnet
Francia
Solpérières
48400 Vébron
Francia

9, place du Pont
48190 Bagnols-les-Bains
Francia

Le Vigos
48320 ISPAGNAC
Francia